Questo articolo approfondisce il programma di riabilitazione corretto per l’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore.
Il legamento crociato anteriore è un’importante componente del complesso articolare del ginocchio.
Deputato al mantenimento della stabilità dell’articolazione, una sua lesione o rottura può compromettere seriamente la deambulazione, per cui deve essere trattata chirurgicamente.
Il legamento crociato anteriore è, insieme al menisco, uno degli elementi più fragili dell’articolazione; le condizioni che possono portare a una sua lesione, dunque, sono diverse.
Si annoverano tra queste:
- traumi, come un colpo, una caduta o una distorsione del ginocchio;
- usura dovuta all’utilizzo eccessivo;
- uso scorretto dell’articolazione;
- iperestensione e iperflessione articolare eccessiva.
Particolarmente esposti agli infortuni traumatici sono gli sportivi che praticano discipline in cui il contatto fisico o l’estensione esplosiva delle ginocchia sono preponderanti, come:
- calcio;
- rugby;
- sci;
- salti.
Altri soggetti a rischio, inoltre, sono le persone che svolgono un lavoro fisicamente usurante.
I sintomi più comuni che possono far sospettare una lesione del legamento crociato anteriore sono:
- il dolore;
- la difficoltà nella deambulazione;
- l’instabilità del ginocchio.
Al momento della rottura, generalmente il paziente riferisce uno schiocco a livello articolare, che impedisce il prosieguo dell’attività.
Tuttavia, è bene precisare che non sempre l’intensità dei sintomi è indicativa della gravità dell’infortunio: per questo motivo, in caso di sospetta lesione, è bene fermarsi immediatamente e, non appena possibile, sottoporsi il prima possibile a valutazione medica, al fine di evitare un aggravamento ulteriore della condizione.
L’unico modo per risolvere una lesione completa del legamento crociato anteriore è l’intervento chirurgico.
La rottura dell’LCA, infatti, espone il ginocchio ad altri infortuni e a degenerazione cartilaginea: quando non trattata, infatti, può favorire l’insorgenza precoce dell’artrosi di ginocchio, meglio conosciuta come gonartrosi.
Una volta identificata la tipologia di lesione, ovvero se si tratta di:
- allungamento del legamento;
- lesione parziale;
- lesione totale,
il medico formula il piano terapeutico più idoneo, tenendo conto soprattutto delle esigenze e delle peculiarità del singolo paziente.
Per ripristinare la stabilità passiva, comunque, non è possibile la suturazione del tessuto lacerato, per cui deve essere sostituito completamente.
A questo proposito le tre tecniche chirurgiche attualmente più utilizzate sono:
- il trapianto autologo del tendine rotuleo;
- il trapianto autologo del semitendinoso e gracile;
- l’impianto di un tendine prelevato da donatore.
A prescindere dal tessuto utilizzato, l’intervento viene eseguito in artroscopia, con una durata media dell’operazione è di circa 60-90 minuti.
L’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore deve essere assolutamente seguito da un piano di riabilitazione post-operatorio.
La ripresa funzionale, infatti, è fortemente condizionata dai comportamenti del paziente nel periodo di recupero.
1-2 settimana
- Arto libero
- Per i primi 3-4 giorni, Kinetec fino a 60°, poi aumentato a 90°;
- Esercizi di mobilizzazione attiva di piede e ginocchio, con applicazioni di ghiaccio dopo le sessioni di allenamento;
- Senza ginocchiera: esercizi di estensione attiva del ginocchio.
3-4 settimana
- Arto libero
- Obiettivo: raggiungimento della completa estensione del ginocchio;
- Esercizi: nuoto in piscina a stile libero (no stile rana), cyclette senza frizione, squat fino a 45-90° massimo, leg press 15-20 kg, ginnastica propriocettiva;
- Alla quarta settimana, è possibile iniziare gli esercizi isotonici a catena cinetica chiusa.
5-6 settimana
- Continuare con tutti gli esercizi come nel periodo precedente (3°-4° settimana).
7-12 settimana
- Mobilità completa, proseguire con gli esercizi isotonici e la ginnastica propriocettiva;
- Aumentare leggermente i carichi delle sessioni di potenziamento muscolare;
- Introduzione degli esercizi di agilità sul campo: corda, corsa laterale, carioca.
13-16 settimana
- Proseguire con esercizi di potenziamento muscolare e aumentare difficoltà ed intensità di quelli di agilità sul campo;
- Al termine della 16° settimana, il recupero funzionale dovrebbe essere a buon punto.