Quando si vuole dimagrire spesso si fa affidamento a delle false credenze che non dispongono di nessuna evidenza scientifica. False credenze evidenziate dai social media, riviste, siti internet che divulgano informazioni che portano la grande maggioranza delle persone a fare scelte “fai da te” senza ricorrere all’aiuto di professionisti del settore.
La conseguenza più che scontata di un “fai da te” è un peggioramento della condizione iniziale di partenza il quale, nel breve termine, può far pensare ad un rapido miglioramento che andrà inesorabilmente incontro ad una fase di stallo o peggioramento della composizione corporea.
Un percorso di dimagrimento è tutt’altro che semplice. Un dimagrimento che corrisponde ad un miglioramento della composizione corporea non può prescindere solo dal peso sulla bilancia. Il corpo non è composto da solo tessuto adiposo, bensì da acqua, muscoli e anche grasso. Valutare un miglioramento solo ed esclusivamente da una riduzione del peso dalla bilancia è come dar per scontato che quel peso sia attribuito ad un abbassamento della percentuale di massa adiposa quando in realtà potrebbe non essere cosi. La vera differenza tra il “dimagrire” e il “perdere peso” sta proprio in questo. Si dimagrisce quando la percentuale di massa adiposa diminuisce andando a migliorare la proporzione tra i vari compartimenti del nostro corpo. Al contrario, si perde peso quando il numero sulla bilancia scende dalla condizione iniziale senza che questo possa essere attribuito esclusivamente ad una perdita di grasso.
Fatta questa premessa, vorrei dare il mio contributo sottolineando quali sono gli errori più comuni della maggioranza delle persone che ricorrono al “fai da te” quando si vuole dimagrire.
- RIDURRE DRASTICAMENTE I CARBOIDRATI.
Questo è l’ errore comune di chi non pratica attività fisica. Sicuramente chi svolge una vita sedentaria può presentare una tolleranza metabolica più bassa ai carboidrati rispetto a chi svolge regolarmente attività fisica. Da qui è chiaro che abbassando o addirittura eliminando i carboidrati si possono riscontrare nel breve termine dei miglioramenti ma che non possono essere prolungati nel tempo. Questo perché una mancanza di carboidrati associata all’aggravante di una vita sedentaria porterà ad una fase di stallo dovuta ad un abbassamento marcato del proprio metabolismo.
- SALTARE I PASTI.
Altro errore che si accomuna molto a quello precedente è quello di digiunare pensando che in mancanza di nutrienti il nostro corpo risponda con un abbassamento della percentuale di grasso. In realtà succede proprio il contrario. Far passare molte ore di digiuno tra un pasto e quello successivo porta il nostro organismo con il tempo ad una condizione di “abitudine” abbassando la sua richiesta calorica giornaliera(metabolismo). Inoltre, la quantità di massa muscolare influisce positivamente sul metabolismo basale. In una condizione di malnutrizione anche la massa muscolare ne risentirà con conseguente abbassamento del fabbisogno calorico.
- ECCESSIVA IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ AEROBICA.
L’ attività aerobica, come tutte le attività che richiedono movimento, porta numerosi benefici alla salute ma che non sono strettamente correlati ad un miglioramento della composizione corporea con relativi benefici estetici.
Nei due punti precedenti è stato sottolineato quanto sia importante mantenere un buon livello metabolico ai fini della perdita esclusiva di grasso ed è stato anche sottolineato quanto la massa muscolare sia solo indice positivo in termini di salute e metabolismo. Alla luce di questa considerazione, è fondamentale abbinare all’ attività aerobica anche quella muscolare con lo scopo di preservare più massa magra possibile in un contesto di regime ipocalorico.
Questi sono i 3 errori più comuni che ti ostacoleranno verso il tuo obiettivo finale. I professionisti del settore non esistono per caso ed è bene quindi ricorrere ad un dietologo o nutrizionista sportivo che ti aiuti a finalizzare al meglio i sacrifici che sarai disposto a fare.
Articolo a cura di..
Marco Frassinelli